Il treno - come il piroscafo - cambiarono radicalmente il modo di viaggiare. Dalla loro affermazione il confine tra il noto e l'ignoto, tra il mondo della "civiltà" e chi "civile" non era, venne a cadere. La velocità comprimendo ogni luogo, ogni oggetto, determinava una percezione sintetica, istantanea dello spazio.
il viaggiatore aveva l'impressione di aver vissuto il viaggio in treno come uno "sparo" attraverso il paesaggio. La reazione generale dei primi anni fu di shock, poi gradualmente si attenuò.
Il primo passo verso l'"era dei costruttori", auspice Salomon Rothschild, fu la costruzione della ferrovia che segnò un avvio all'industrializzazione e alla "grande Vienna" dei cittadini venuti da tutto l'impero, nonché l'ascesa della borghesia viennese di provenienza tedesca e delle sue rivendicazioni costituzionali. Nel 1939 venne inaugurata la "Kaiser-Ferdinands-Nord-Bahn" in onore di Ferdinando che era stato coinvolto da Rothschild della necessità di costruzione della linea che congiungeva Vienna con Praga.
Nel 1842 venne aperto il primo tratto Vienna - Gloggnitz della Ferrovia Meridionale. Suddivisa in diverse linee, la cui costruzione, iniziata con fondi privati e poi affidata all'i.r. Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato, fondata il 13 marzo 1842, venne portata a termine nel 1857, collegava l'hinterland danubiano con Trieste, il cui emporio, proprio a partire da quegli anni, iniziò ad affermarsi come grande porto commerciale. Nel 1844 venne aperto il tratto Mürzzuschlag-Graz.
Risalgono a questo periodo i primi viaggi di gruppo in ferrovia che verrano potenziati durante la costruzione degli importanti manufatti del Semmering e soprattuttto dopo il superamento del passo. Nel 1857, con l'inaugurazione del tratto Treviglio-Bergamo, si portò a termine la Ferrovia Ferdinandea.