CON IL PIROSCAFO LUNGO IL RENO E IL DANUBIO


Il percorso del Reno, tappa d'obbligo durante il Grand Tour, dopo la vittoria sui francesi, divenne una meta "obbligatoria" per ogni tedesco che di fronte al "Vater Rhein" provava venerazione, mista a reverenza e timore. Il Reno infatti non era più solo un confine ma rappresentava l'anima segreta del mondo tedesco. Anche il forestiero non riusciva a sottrarsi alla malia di questo fiume. Il flusso turistico sostenuto dalla nascente navigazione sul fiume si potenziò da quando la Preußisch-Rheinische Dampfschifffahrtsgesellschaft offrì ai passeggeri la possibilità di navigare da Colonia a Magonza. Il turismo sul Reno si trasformò in fattore economico. Lo stesso accadde anche per il Danubio. I sei battelli appartenenti un tempo alla Società di navigazione sul Danubio erano stati acquisiti dal Lloyd Austriaco che si spingeva fino a Galatz e a Costantinopoli.

Per "reclamizzare" questa importante linea di navigazione la sezione artistico-letteraria del Lloyd pubblicò nel 1856 l'Album malerisher Donau-Ansichten affidando a Rudolf von Alt l'esecuzione delle tavole. Panorami incisi e litografici, guide e leporelli erano i più diffusi strumenti di viaggio.

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